L’Accademia della cucina italiana celebra le erbe campagnole e le loro infinite proprietà

Cena ecumenica nella suggestiva cornice di San Bartolomeo.
Crugni, crispigni, rapunzoli, strigoli. Sono solo alcune delle infinite specie di erbe campagnole di cui 1’Umbria è ricca. Le loro proprietà come il loro gusto possono rendere unici i piatti della nostra cucina. Un mirabile esempio delle molte­plici possibilità offerte dal loro sapiente uso nella preparazio­ne delle pietanze è stato offerto dall’Accademia italiana della cucina. Le erbe campagnole sono state infatti il tema della “Cena ecumenica”, appuntamento annuale che si svolge in contemporanea in tutte le delegazioni italiane ed estere del1’Accademia, celebrata anche attraverso un’interessante pubblicazione intitolata “La cucina delle erbe e degli aro­mi”. L’appuntamento della delegazione di Foligno – guidata da Marcello Ronconi con la simposiarca Graziella Pascucci – si è svolta nell’incantevole cornice del convento di San Bartolomeo. Un viaggio tra sapori tanto familiari quanto sorprendenti, alla scoperta delle preziose proprietà delle er­be campagnole sapientemente illustrate dal relatore Lucia­no Loschi, presidente dell’Accademia umbra delle erbe. “Tra gli obiettivi dell’Accademia c’è quello di tutelare le tradizioni della cucina italiana ha ricordato il delegato MarcelIo Ronconi e di promuoverne il miglioramento” .