La carota selvatica (Daucus carota L.) pianta magica
Etimologia: Il termine Daucus sembrerebbe derivare dal termine greco “dakkos” che
significa pianta selvatica, carota sempre dal greco”Karotón”
Descrizione: Pianta erbacea biennale, a volte perennante, con radice a fittone verticale ± ingrossato e lignificato, di colore giallo-biancastro; scapo fiorale rigido e irsuto, può essere semplice o ramificato fin dalla base, assumendo un portamento da slanciato a semi-cespuglioso, raggiunge in genere l’altezza di 1 m, potendo, a volte, superare anche 1,70-2 m.
Foglie
Le foglie sono picciolate e abbraccianti il fusto, da 1 a 4-pennatosette (sono divise fino alla nervatura principale), quelle basali con un numero maggiore di divisioni, e di dimensioni maggiori, rispetto a quelle della parte apicale; i segmenti sono da lineari a oblunghi a lanceolati, in prevalenza lineari nella foglie della porzione apicale.
Foglia della parte alta del fusto con segmenti anche laciniati; si nota il picciolo con i margini revoluti in modo da avvolgere il fusto.
Foglia della parte bassa del fusto.
Costituenti chimici
Nel Daucus sono state segnalate numerose sostanze: acetone, asarone, colina, etanolo, acido formico, saccarosio, glucosio, glutatione,
asparagina, Carotene, vitamine B1, B2, C, PP, E, D. La pianta contiene inoltre glucidi, provitamina A, vitamina B e C, sali minerali e pectite.
Uso Alimentare
La pianta non ha usi particolari alimentari, benchè si possano usare le foglie tenere in insalata e le radici tagliate a pezzi e fatte bollire, poi condite. Dai semi si estrae un olio, utilizzato nella fabbricazione di liquori e nella preparazione di composti aromatici.
Uso Cosmetologico
L’olio dal delicato profumo di iris, viene impiegato in profumeria e nelle creme antirughe miscelato e combinato con altri oli di origine vegetale.
Le radici vengono impiegate nell’industria per l’estrazione di carotene e di coloranti. Utilizzata anche per la preparazione delle più note maschere di bellezza, la cui ricetta prodigiosa sembrerebbe essere una miscela perfetta della polpa di questa pianta, con avocado e cetriolo.
Uso Farmacologico
In fitoterapia viene indicata come vitaminica, rimineralizzante, stimolatrice delle difese immunitarie, oftalmica, diuretica e cicatrizzante. Per applicazioni dermatologiche, dai semi si ottiene un olio essenziale, utilissimo per la cura della psoriasi, degli eczemi e delle dermatiti. I semi e i frutti della carota selvatica hanno proprietà diuretiche. L’infuso di carota selvatica è efficace in caso di difficoltà di urinare.
Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.
Medicina alternativa e Curiosità
Le radici della carota selvatica hanno proprietà che attenuano le infiammazioni dello stomaco e dell’intestino, stimolano la diuresi, depurano l’organismo, purificano e decongestionano le pelli arrossate dalle scottature. La carota selvatica si rivela particolarmente efficace nella protezione della pelle e facilita l’abbronzatura impedendo l’aggressione dei raggi ultravioletti. Dai semi si estrae un olio usato in profumeria. L’infuso dei semi stimola la digestione ed è di sollievo nelle affezioni delle vie urinarie. Nelle essenze floreali francesi la carota selvatica favorisce la calma e riposa la mente. Nelle essenze floreali californiane viene usata come rimedio naturale per lo scarso rendimento sessuale.
Note
Il centro del fiore, di colore rosa scuro/violaceo, viene usato dai miniaturisti come colore. La progenie della carota selvatica è quella che ora si coltiva in tutto il territorio italiano e i fittoni hanno un buon profumo di carota. Durante il regno di Giacomo I, in Inghilterra, le dame si adornavano i capelli con ghirlande fatte di fiori di Daucus carota. Gli antichi greci chiamavano anche la carota col termine di “Stafilinos”, che indicava la gola, o meglio le infezioni orofaringee.
Nell’antichità si riteneva che un fiore di carota raccolto nelle notti di luna piena, servisse a curare l’epilessia, che aiutasse il concepimento, e che per favorirlo fosse necessario bere un bicchiere di vino, nel quale fossero stati bolliti i fiori della pianta. In aromaterapia l’olio essenziale di questa essenza viene indicato per il trattamento e la rimozione delle rigidità emozionali che interessano il plesso solare e il cuore.
Fiore di Carota selvatica